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02.03.17:
33^ Mostra Mercato del Tartufo Bianchetto

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"...l'associazione prese parte al dibattito regionale per la formazione della legge regionale della Regione Marche e fu introdotta per la prima volta la possibilità di commercializzare il bianchetto..."

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ill titleLa nascita dell'ATF

Il 29 agosto 1980 un gruppo di amici che si radunavano nella barbieria di Marco Cecchini diedero vita alla Associazione Tartufai Fossombrone con un rogito del notaio Alberto Gattini: fu nominato Presidente il tartufaio Amerigo Zenobi, vice Presidente Marco Cecchini. La presidenza di Zenobi fu solo formale tanto che nell'atto di modifica statutaria del 9 ottobre 1980, redatta dal notaio Gattini, il Presidente è Marco Cecchini ed il segretario Paolo Guarducci.

La legge 568 del 1970 non prevedeva la possibilità di commercializzare il tartufo bianchetto (Tuber borchii Vitt.) mentre elencava la Terfezia Leonis come tartufo commerciabile.

L'associazione prese parte effettivamente al dibattito regionale per la formazione della legge regionale della Regione Marche e fu introdotta per la prima volta la possibilità di commercializzare il bianchetto.

Il dibattito che si scatenò nelle Marche a cui l'Associazione prese parte attiva, portò alla commercializzazione del Tartufo bianchetto o marzuolo e annoverare il tartufo delle Cesane tra i tartufi commerciabili.

Mauro Cecchini, sostenuto da Paolo Guarducci portò avanti una serie di battaglie per la difesa della libertà di ricerca e per l'inserimento del tartufo bianchetto nel novero dei tartufi commerciabili.

Marco ha il merito di avere fatto crescere lo spirito associazionistico degli associati e di avere creato uno spazio non indiffirente ad un tartufo che sino al 1983 in Italia era un tartufo illegale.

La legalizzazione di questo tartufo minore ha fatto conoscere Fossombrone in tutta Italia e all'estero.